Attività artigianali, industriali, agricole e depositi [1]
Se, per svolgere l’attività è necessaria l'apertura di una sede operativa, chi vuole avviare, trasferire o modificare l'attività deve presentare la SCIA - segnalazione certificata di inizio attività - al Comune.
Chi vuole subentrare nell'attività, modificare la ragione sociale o la compagine sociale deve presentare specifica comunicazione.
I locali dove si svolge l’attività devono avere una destinazione d’uso compatibile con quella prevista dal Piano di Governo del Territorio.
Devono essere rispettate le norme e le prescrizioni specifiche dell’attività, per esempio quelle in materia di urbanistica, igiene pubblica, igiene edilizia, tutela ambientale, tutela della salute nei luoghi di lavoro, sicurezza alimentare, regolamenti locali di polizia urbana annonaria.
Quando richiedere il servizio:
L'attività oggetto della segnalazione può essere iniziata contestualmente alla presentazione della stessa all'amministrazione Comunale.
Come accedere al servizio:
La SCIA o la Comunicazione deve essere presentata tramite portale SUAP di impresainungiorno.gov.it [2].
ATTENZIONE
E' estremamente importante compilare in modo corretto e completo la segnalazione. Le false dichiarazioni comportano la denuncia all'Autorità Giudiziaria con possibili conseguenza penali a carico del dichiarante.
Costo del procedimento:
E' previsto il pagamento di diritti istruttori - verifica il valore consultando il tariffario [4].
Ufficio di riferimento:
Sportello Unico Imprese: Ufficio attività produttive [6]
Responsabile del procedimento | Maria Grazia Romagnoli |
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Responsabile del provvedimento finale | Marco Masserdotti |
Potere sostitutivo | Gabriella Di Girolamo - Segretario Generale |
Organismo di tutela | TAR Tribunale Amministrativo Regionale - Lombardia |
Termine fissato per la conclusione del procedimento |
La SCIA ha efficacia immediata.
Verifiche dei requisiti e dei presupposti: tempi e modalità
Il Comune, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti, nel termine di sessanta giorni, adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attivita'.
Qualora sia possibile conformare l'attività intrapresa e i suoi effetti alla normativa vigente, il Comune, con atto motivato, invita il privato a provvedere prescrivendo le misure necessarie con la fissazione di un termine non inferiore a sessanta giorni per l'adozione di queste ultime.
In difetto di adozione delle stesse, decorso il suddetto termine, l'attivita' si intende vietata.
I nominativi segnalati in questa scheda quali responsabile del provvedimento finale, potere sostitutivo in caso di inerzia e Organismo di tutela sono riferiti all'eventuale provvedimento di sospensione/divieto.
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