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Il parco, di circa 8.710 mq, giardino è situato nel Quartiere 10 (Po – Parco – Canottieri – Trebbia), Ex-Area Frazzi.
Accessi da Viale Po, Via della Cooperazione e Via della Ceramica.
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ATTREZZATURE E SERVIZI
- Arena Giardino - cinema all'aperto
- Panchine
- Giochi per bambini
SPECIE ARBOREE
- Populus Nigra
- Celtis Australis
- Acer Negundo
- Populus Alba
- Populus Nigra "Italica"
- Salix Alba
- Paulownia Tomentosa
- Fraxinus Excelsior
- Platanus Acerifolia
- Liriodendron Tulipifera
STORIA e CARATTERISTICHE TECNICHE
Il 4 dicembre 2003, la Giunta Comunale ha deliberato di approvare il progetto di inquadramento e di indirizzo relativo alla riqualificazione dell'ex Fornace Frazzi.
Per perseguire la conservazione dell'edificio dell’ex Forno, all’epoca gravemente degradato, e far rivivere il comparto con nuove attività d'interesse collettivo, l'Amministrazione Comunale decise di attivare un programma d'intervento che consentì il recupero dell'area attraverso lo strumento della concessione in regime di diritto di superficie.
Il progetto consolidò così la funzione cinematografica già attribuita con la realizzazione di un'arena all'aperto, nota come Arena Giardino.
Le attività trovano inserimento in un comparto, il parco Tognazzi, già attrezzato e fruito dalla cittadinanza; si confermano con il progetto i percorsi pedonali, gli spazi di contesto ed i parcheggi già presenti.
Nell'anno 2024 grazie ai finanziamenti del bando PINQuA “Finanziamento dell'Unione Europea – NextGenerationEU” - M5C2-I2.3 e all'inserimento del progetto di riqualificazione nella Missione 5 del PNRR, il parco Tognazzi ha migliorato il proprio aspetto e si è reso più attrattivo anche per i più piccoli.
Il progetto ha visto un ridisegno complessivo dell'area verde con la sagomatura dei percorsi pedonali e delle aiuole disposte attorno al cinema e con l'aggiunta di alcune “polarità”, situate nell'area a prato, con funzionalità specifiche quali una nuova area giochi per bambini realizzata su pavimentazione antitrauma in gomma riciclata, nonché isole tematiche caratterizzate da un gruppo arboreo-arbustivo con una specifica connotazione paesaggistica ed ecologica.
La riqualificazione del verde ha avuto l'obiettivo di creare un'area ad elevata biodiversità, con bassissime necessità idriche relative all'irrigazione, essenze autoctone, con caratteristiche ornamentali apprezzabili dai fruitori nelle varie stagionalità ma in grado di attrarre anche animali e insetti utili al mantenimento di un ecosistema sano.
Ogni elemento vegetale è stato appositamente studiato e selezionato per apportare valore e qualità al parco Tognazzi, per renderlo più attrattivo e soprattutto al passo con i tempi.
Intitolazione
Ugo Tognazzi (Cremona, 23 marzo 1922 – Roma, 27 ottobre 1990) è stato un attore, regista e sceneggiatore italiano. A causa della professione del padre Gildo, ispettore di una società di assicurazioni, vive gli anni dell'infanzia in varie città per tornare poi, nel 1936, nella natìa Cremona dove, quattordicenne, trova lavoro come ragioniere nel salumificio Negroni. Nel tempo libero recita in una filodrammatica del dopolavoro aziendale ma l'esordio teatrale era già avvenuto al teatro Donizetti di Bergamo, a soli quattro anni. Durante la seconda guerra mondiale viene chiamato alle armi e si dedica a organizzare spettacoli di varietà per i commilitoni.
Nel 1945 la passione per lo spettacolo lo induce ad abbandonare il lavoro e trasferirsi a Milano dove partecipa a una serata per dilettanti tenuta al Teatro Puccini grazie al quale viene scritturato dalla compagnia teatrale di Wanda Osiris. Nel 1950 esordisce al cinema con un film diretto da Mario Mattoli, I cadetti di Guascogna, al fianco di Walter Chiari.
Dopo numerose farse cinematografiche e televisive Tognazzi negli anni sessanta passa alla commedia all'italiana, dando un apporto molto personale al genere con caratterizzazioni particolari dei personaggi in film come Il federale, 1961; La marcia su Roma, 1962; I mostri, 1963; Il magnifico cornuto, 1964; Straziami ma di baci saziami, 1968; Venga a prendere il caffè da noi, 1970; La Califfa, 1971; In nome del popolo italiano, 1971; Questa specie d'amore, 1972; Vogliamo i colonnelli, 1973; La proprietà non è più un furto, 1973; Romanzo popolare, 1974; Amici miei, 1975; L'anatra all'arancia, 1975; La stanza del vescovo, 1977; I nuovi mostri, 1977; La tragedia di un uomo ridicolo, 1981, che vale a Tognazzi il premio come miglior attore protagonista al Festival di Cannes.
Attaccatissimo alla sua terra e alla sua città, pur essendo un appassionato tifoso del Milan, non era infrequente trovarlo allo stadio Zini a tifare per la Cremonese del suo amico e primo compagno di palcoscenico, il presidente Domenico Luzzara. Ugo ritaglia spesso per i suoi personaggi battute in dialetto cremonese. Leggendarie sono quelle, numerose, contenute nel film La marcia su Roma (1962) di Dino Risi. Nella pellicola che lo lancia nel cinema satirico, Il federale (1961) di Luciano Salce, il suo personaggio è di Azzanello, piccolo paese in provincia di Cremona.
Compare come uno dei protagonisti nelle trilogie di Amici miei (1975, 1982, 1985) e de Il vizietto (1978, 1980, 1985), che rappresentano l'apice del suo successo. Si autodirige in cinque film (Il mantenuto, 1961; Il fischio al naso, 1966; Sissignore, 1968; Cattivi pensieri, 1976; I viaggiatori della sera, 1979) e nella serie televisiva FBI - Francesco Bertolazzi investigatore (1970). Negli anni ottanta si dedica soprattutto al teatro, recitando in Sei personaggi in cerca d'autore a Parigi (1986), in L'avaro (1988), e, con Arturo Brachetti, in M. Butterfly (1989).
Morì nel sonno per una emorragia cerebrale il 27 ottobre 1990 a Roma, a 68 anni, ed è sepolto a Velletri.