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Il parco al Po, il più grande parco della città (160.750 mq circa), è situato nel Quartiere 10 (Po – Parco – Canottieri – Trebbia).
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ATTREZZATURE E SERVIZI
- Giochi inclusivi per bambini - - installazione a primavera 2021
- Fontanella
- Percorso vita
- Pista ciclistica (area pista: 76.996 mq circa)
- Panchine
- Aree cani (2349,7 mq - 464,7 mq)
- Area wi-fi
- Aree pic-nic
- Punto di ristoro/bar (appena fuori il parco)
Adiacente al parco, si sviluppa il Centro sportivo Parco al Po che comprende: Campi da calcio (di cui uno regolamentare), piscina coperta, piscina convertibile, piscina per bambini, campi da tennis, pista di pattinaggio (piana e parabolica), bocciodromo, campo polivalente, skate park.
SPECIE ARBOREE
Sezione in fase di costruzione
STORIA e CARATTERISTICHE TECNICHE
Il Parco al Po, area di intensa frequentazione cittadina, crea un filtro tra la città e l’area naturalistica del fiume Po e delle sue sponde. È costituito da due zone principali: la prima si affaccia sul fiume e si estende fin oltre l’argine maestro e comprende tutte le attrezzature sportive, oltre che le attrezzature per sosta e gioco; la seconda, denominata Parco Maffo Vialli (72.182 mq circa), è un ampio spazio piantumato esclusivamente con essenze tipiche della Pianura Padana, attraversato da numerosi sentieri e dotato di attrezzature per la sosta e il tempo libero.
Il Parco è compreso nel PLIS - Parco del Po e del Morbasco.
Intitolazione del Parco Vialli
Maffo Vialli, nato il 19 marzo 1897 a Cremona, fu uno scienziato ed un professore universitario di anatomia comparata e zoologia a Modena e poi presso l'Università degli Studi di Pavia, dove aveva studiato. La dedicazione di questo parco è stato un modo di onorare uno scienziato e docente universitario cremonese, studioso e amante della natura, che amò profondamente il Po nella sua giovinezza.
Intitolazione della pista ciclistica
L'anello di pista ciclistica, presente all'interno del Parco al Po, è molto frequentata sia da ciclisti amatoriali o professionisti, ma anche da pattinatori o da semplici cultori della corsa.
La Giunta Comunale ha deciso di intitolare la pista a due ciclisti professionisti cremonesi: Alfo Ferrari e Silvio Pedroni.
Silvio Pedroni (1918-2003)
Nato in una cascina sita nell'attuale comune di Castelverde nel 1918, iniziò a correre da adolescente vincendo per ben quattro volte, assieme ad altri ciclisti cremonesi, il campionato italiano a squadre per la categoria juniores. Dopo una pausa di alcuni anni dovuta alla guerra, che gli pregiudico' in parte la carriera, ancora da dilettante riuscì ad ottenere prestigiosi successi, come italiano di cronometro a squadre e soprattutto, dopo la convocazione in Nazionale, la medaglia d'argento ai campionati del mondo del 1947, vinto dal suo compagno di squadra Alfo Ferrari, anch'egli cremonese. Durante questa gara Pedroni si trovò in testa. Ma pochi chilometri prima del traguardo decise di attendere il suo capitano e concedergli la vittoria, pare a causa di un debito di gratitudine tra i due atleti cremonesi. A 39 anni decise di terminare la sua carriera di corridore e dedicarsi a quella di direttore sposrtivo, attività che però interruppe dopo poco tempo. Morì nel 2003 colpito da un male incurabile.
Adolfo Ferrari (1924-1998)
Nato a Sospiro nel 1924, Adolfo Ferrari, meglio noto come Alfo, fu un ciclista italiano su strada. Grande protagonista del ciclismo dilettantistico degli anni quaranta, è stato campione del mondo nel 1947 davanti al suo compagno di squadra Silvio Pedroni e tre volte campione italiano 1948-49-50. Un buon passo, ma soprattutto la sua impressionante punta finale gli valsero anche molte altre vittorie. Passato professionista alla fine degli anni cinquanta non ha saputo ripetersi ottenendo due sole vittorie. Terminò la sua carriera nel 1958. Morì a Sospiro nel 1998.
(Deliberazione di Giunta Comunale n.245 del 24/10/2007)
Associazione Osvaldo Marcotti: donazione dei giochi inclusivi per bambini
Il gioco accessibile a tutti, ha una struttura realizzata in pino nordico dipinta con vernici ecologiche. Ha un settore ad uso per bambini disabili e non, completo di pannello gioco tris, pannello gioco memory, pannello gioco percorso fiore e pannello gioco xilofono. E’ inoltre dotato di una rampa adatta alla risalita con carrozzina. E’ provvisto di una zona coperta con tettoia, scivolo, settore climber e asta dei pompieri in acciaio inox.
L'Associazione per ricordare Osvaldo Marcotti, ingegnere 40enne affetto da atrofia muscolare, scomparso nel mese di febbraio dello stesso anno, è stata fondata il 22 aprile 2019 a Cingia de' Botti da un gruppo di amici con l'appoggio della famiglia.