Possono fare domanda gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica che:
- siano in regola con il pagamento del canone di locazione e spese accessorie e/o condominiali, salvo accertate e comprovate difficoltà nei relativi pagamenti
- non si trovino in regime di decadenza dall'assegnazione e possiedano i requisiti previsti per la permanenza
- siano assegnatari dell'alloggio in godimento da almeno 12 mesi
- non abbiano violato le disposizioni del regolamento dell’ente gestore concernenti l’uso dell’alloggio.
La domanda può essere motivata da:
- presenza di uno o più componenti affetti da minorazioni o malattie invalidanti che comportino un handicap grave ovvero una percentuale d’invalidità pari o superiore al 66% oppure quando un componente abbia età superiore a 65 anni
- intervenute variazioni del nucleo familiare che diano luogo a sovraffollamento dell’alloggio
- cambio consensuale, non contrastanti con un efficiente utilizzo del patrimonio residenziale
- condizioni di sottoutilizzo
- necessità di avvicinamento al posto di lavoro
- gravi e documentate necessità del richiedente o di componenti del nucleo familiare.
Il Comune di Cremona effettua i cambi di alloggi dei servizi Abitativi Pubblici secondo i criteri approvati, in coerenza con l'art. 22 del Regolamento regionale 4 agosto 2017 n. 4 , con la Delibera di Giunta Comunale n. 224 del 10 ottobre 2018, modificati con la Delibera di Giunta Comunale n.156 del 12 luglio 2023.
La domanda di cambio alloggio può essere presentata solo a seguito della pubblicazione da parte del Comune di Cremona dell'apposito bando.
È Ammessa la presentazione della richiesta di mobilità extrabando solo in casi eccezionali e di emergenza di seguito evidenziati:
- utenti affetti da patologie per le quali la permanenza nell'alloggio determini grave pregiudizio alla propria incolumità personale, purché certificato attraverso idonea documentazione rilasciata dalle competenti autorità sanitarie , da valutarsi con l'espletamento di tutti i necessari ed opportuni accertamenti.
- utenti che si trovino a subire, per ragioni di sicurezza, grave pregiudizio alla propria incolumità personale, purché comprovato da idonea documentazione rilasciata dal tribunale o dalle forze dell'ordine o dai Servizi Sociali ,da valutarsi con l'espletamento di tutti i necessari ed opportuni accertamenti.
In virtù del carattere di urgenza, la mobilità potrà essere disposta direttamente dal Direttore del Settore Politiche Sociali e verrà sottoposto per la ratifica alla Commissione di cui al punto 7, nella prima seduta utile.
In caso di un numero di domande superiore alla disponibilità di unità abitative adeguate, la priorità verrà determinata secondo la data di acquisizione al Protocollo Generale.
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