di Massimo Carlotto
con Cinzia Spanò, Nicola Stravalaci, Eleni Molos, Roberto Recchia, Maurizio Pellegrini, Dario Sansalone, Linda Caridi
musiche originali Gianluigi Carlone
fonico Davide Tavolato
sound design Marco Sambinello
adattamento e regia Sergio Ferrentino
Gaia Convento Bruni è una donna con le idee chiare. Si è creata una sorta di mondo perfetto dove gestisce con mano ferma marito e figlio e il ruolo della famiglia in paese. Si ritiene una persona di buon senso e non si ferma di fronte a nulla per impedire che qualcosa possa turbare la quiete della sua esistenza. Quando scopre che il marito vuole lasciarla per un’altra, Gaia non si dispera ma reagisce per salvare il suo matrimonio. Non tanto perché ama alla follia il marito ma perché nella sua visione del mondo la separazione non è ammessa.
Al centro di questa storia ci sono le relazioni tra le persone stritolate da convenzioni sociali che non sono più in grado di sostenere progetti di vita reali e che la crisi ha reso ancora più “invivibili”.
Le persone cercano alternative nella doppiezza, nel replicare clandestinamente affetti e relazioni per reggere la condanna a un’ineluttabile infelicità.
Gaia ne è perfettamente cosciente ed è convinta che imporre il suo modo di concepire la vita sia l’unico modo per salvare le persone che ama. Il problema è che Gaia non fa sconti e soprattutto non si rende conto di essere circondata da vittime anche se non del tutto innocenti. In questo intreccio di relazioni si annida anche la violenza familiare, perfettamente occultata grazie all’indifferenza degli altri.
Famiglia, amiche e amici. E amanti. Questo è il mondo che Gaia riunisce nel suo giardino per testimoniare al paese la perfezione del suo modello.
Fonderia Mercury è un centro di produzione e diffusione di audioprosa che valorizza le sonorità nelle espressioni artistiche come nella vita. Fondata nel 2011 da Sergio Ferrentino, gia’ autore e conduttore radiofonico e televisivo, da Radiopopolare a Radio Rai alla Tv di Stato, trae il nome proprio dalla compagnia teatrale diretta da Orson Wells – Mercury Theatre – che mise in scena, anzi in onda, il 30 ottobre del 1938, La Guerra dei Mondi, un esperimento di radiodramma che colpì gli ascoltatori sintonizzati sull’americana CBS, li getto’ nel panico e lascio’ il segno nella radiofonia mondiale.
Fonderia Mercury, attraverso l’allestimento degli audiodrammi, propone l’imprevedibile intersecarsi di tre linguaggi: quello della letteratura, quello del teatro e quello della radio. Mentre siamo abituati da secoli ad assistere alla sovrapposizione e alla fusione dei primi due, l’elemento di novità e’ la recitazione all’interno della drammaturgia radiofonica. La sfida di Fonderia Mercury e’ di portare in Italia questo stile narrativo e drammaturgico poco conosciuto e di adattarlo alle tecnologie moderne. Per valorizzare sempre lui, il suono. Gli spettatori sono dotati di cuffie distribuite all’ingresso: loro ascoltano quello che potrebbero ascoltare se fossero sintonizzati su una stazione radio, con la differenza che vedono come i suoni e le situazioni sonore vengono ricostruiti. Oggi più che mai, nella società dell’immagine, si dedica scarsa attenzione al piano acustico della realtà che viviamo Insomma, si va a teatro per ascoltare e assistere ad un’immagine acustica, come l’ha chiamata il critico tedesco Rudolf Arnheim.