
Nel settembre del 1866, dopo le umiliazioni inflitte al giovanissimo Regno d’Italia dall’Austria, Pasquale Villari s’interrogava dalle pagine del Politecnico su un tema molto sentito: Di chi è la colpa? La riflessione dello storico meridionalista chiamava in causa «un nemico più potente dell’Austria», ovvero il «quadrilatero di 17 milioni di analfabeti e 5 milioni di arcadi». L’intervento si propone di mettere a fuoco un primo momento-chiave della storia postunitaria, in cui le sconfitte militari nella Terza guerra d’indipendenza agirono da stimolo per aprire una riflessione sui tanti mali dell’Italia da poco unificata. Nel discorso della Nazione, la poesia del Risorgimento stava lasciando il posto alla prosa.
Gianluca Albergoni (docente di Storia contemporanea) con Emanuele Giarrusso, Giulio Gianì e Gabriella Sguazzi
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