Il consistente utilizzo degli impianti di riscaldamento, un massiccio utilizzo dei veicoli a motore e condizioni meteoclimatiche che ostacolano il ricambio dell'aria sono, assieme alle industrie, le principali cause della concentrazione di sostanze inquinanti in atmosfera.
Eliminare, o almeno ridurre in misura significativa, il problema è necessario per il nostro quotidiano e per il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Non c'é bisogno di imprese eroiche, sono sufficienti piccoli gesti: a patto che tutti facciano la propria parte.
AL FINE DI CONTRIBUIRE A RIDURRE L'INQUINAMENTO
Si invita la cittadinanza a limitare l'uso dei mezzi privati (sia auto che moto), soprattutto se diesel, a favore dei mezzi pubblici e della bicicletta.
Si invita inoltre ad utilizzare in modo condiviso l'automobile; mantenere una velocità costante (sotto i 40 km/h in città e 90 km/h in ambito extraurbano e autostradale); tenere una guida non aggressiva, limitando brusche accelerazioni e frenate; non riscaldare il motore da fermo e verificare periodicamente gli scarichi dei veicoli, soprattutto per quelli non catalizzati e diesel;
limitare le temperature nelle abitazioni e negli uffici a 20° C e revisionare periodicamente gli impianti termici.
PER LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE
Si sconsigliano prolungate esposizioni e attività all'aperto specie per anziani, bambini e soggetti in precarie condizioni di salute nelle giornate ad alto inquinamento.
Inoltre, evitare di tenere i bambini ad un'altezza tra i 30-50 cm dal suolo (livello a cui si propagano le emissioni).
Si ricorda che la sussistenza di malattie respiratorie e cardiache amplifica gli effetti sulla salute degli inquinanti.
BUONE PRATICHE PER UN RISCALDAMENTO "VIRTUOSO"
Si prenda cura della propria caldaia: sottoportla periodicamente a revisione così da mantenerla efficiente e ridurne al minimo consumi e impatto inquinante.
Si consiglia di non superare i 20 °C (nel caso delle camere da letto anche 18 °C , il minimo previsto dalla legge). A quella temperatura il benessere è assicurato, l'inquinamento ridotto e i risparmi in bolletta tangibili!
Si rispettino gli orari di accensione e spegnimento previsti dalla normativa: 14 ore max al giorno.
Se si sta per installare un nuovo impianto o per sostituirne uno, si faccia la scelta giusta. Sì a metano o GPL, no a gasolio, cherosene e olio combustibile: a parità di calore fornito, questi ultimi inquinano molto di più. Si tenga conto, inoltre, che sono già in commercio caldaie a condensazione di nuova generazione in grado di fornire alto rendimento termico a fronte di ridotte emissioni in atmosfera.
Oppure, se la zona è raggiunta dalla rete, si consideri la possibilità di passare al teleriscaldamento, così da ridurre a zero le emissioni e dire addio ai controlli di sicurezza annuali.
Si sostituiscano alle normali valvole dei termosifoni delle valvole termostatiche: si otterrà una miglior distribuzione del calore in tutti gli ambienti, evitando costosi (e dannosi) sprechi.
Se il calorifero è posizionato all'interno di una nicchia, si inserisca tra questo e la parete un pannello termoriflettente: si eviterà così di scaldare l'aria esterna!
Foderane i cassonetti delle tapparelle con un isolante termico per riscaldare di meno e meglio: la casa resterà calda più a lungo, e si risparimieranno tra i 40 e i 50€ in più all'anno.
Qualunque ostacolo impedisca l'irraggiamento dei caloriferi (tendaggi, copritermosifoni, mobili a ridosso...) andrebbe rimosso.
Valori limite della concentrazione di PM10 e PM2,5
INQUINANTE
VALORE LIMITE
PERIODO DI MEDIAZIONE
PM10
Particolato Fine
50 μ/m3
Valore limite protezione salute umana, da non superare più di 35 volte per anno civile
24 ore
40 μ/m3
Valore limite protezione salute umana
Anno civile
PM2,5
Particolato Fine FASE I
25μ/m3
Valore limite da raggiungere entro il 1 gennaio 2015.
Anno civile
PM2,5
Particolato Fine FASE II
20 μ/m3
Valore limite da raggiungere entro il 1 gennaio 2020, valore indicativo.